Newsletter cosa scrivere: 3 idee alternative

Newsletter cosa scrivere: 3 idee alternative

Secondo la mia esperienza e quella di tanti colleghi con cui mi è capitato di confrontarmi, l’email marketing è il canale digitale che porta più risultati quando devi lanciare un prodotto, un servizio e/o un evento. Funziona molto bene anche per generare nuovi contatti e fidelizzare un pubblico già esistente.

Per realizzare una newsletter efficace non basta la grafica accattivante e un template che si adatta su tutti i dispositivi da cui viene consultata la posta.
Il contenuto, ovvero: cosa scrivere nella newsletter, gioca un ruolo fondamentale.

Quindi dovremmo, innanzitutto, concentrarci sul testo cioè sulla parte di copywriting che riguarderà i singoli elementi della newsletter, quali:

  • nome del mittente
  • oggetto della mail, che può essere considerato come il titolo di un articolo
  • testo di anteprima del messaggio
  • messaggio, ovvero il contenuto vero e proprio.

Un altro aspetto che spesso si tende a sottovalutare è che con “newsletter” si fa riferimento a campagne email, intese al plurale. Spesso per raggiungere l’obiettivo che ci siamo preposti sarà necessario inviare più messaggi allo scopo di accompagnare il lettore nei vari passaggi della trasformazione da iscritto a cliente. Invece, molti si limitano a realizzare il contenuto per una sola email per poi lamentarsi di non aver ottenuto risultati apprezzabili.

Nelle prossime righe propongo alcuni metodi per ideare newsletter efficaci, partendo proprio dal contenuto.

Prima però, un breve preambolo sul perché la newsletter risulta ancora il canale con il più alto ritorno sull’investimento, tra quelli digitali. E perché, se ancora non l’hai fatto, è importante costruire una tua lista di contatti non appena avrai avviato un sito o un blog.

Perché l’email ottiene più risultati

Le risposte sono varie. Innanzitutto, perché l’email marketing si basa sul consenso espresso volontariamente dalle persone a essere contattate. Una modalità contraria, ad esempio, alla pubblicità a pagamento che interrompe il nostro flusso di navigazione.

Secondo una ricerca di Statista del 2017, l’86% dei consumatori afferma di voler ricevere email promozionali dai brand.

Un’altra ragione è che questo canale ci consente di sviluppare un dialogo personale con il nostro iscritto all’interno di un ambiente “protetto” privo di distrazioni.

Durante la navigazione sul web e sui social, la nostra attenzione viene di continuo richiamata da banner e notifiche. Questo non accade all’interno della nostra posta in arrivo.

Qualcuno potrebbe obiettare che con una strategia di Marketing Messenger i risultati in termini di aperture e clic sono molto superiori rispetto all’email. E lo confermo.

Tuttavia, i contatti che hai su Messenger appartengono a Facebook e se non li convertirai in iscritti alla tua mailing list, nel tempo potresti perderli anche solo perché il social network blu ha deciso di mettere a pagamento o di eliminare una funzione piuttosto che un’altra.

Sulla tua lista hai il completo controllo. Per tutte queste ragioni dovresti considerare una newsletter aziendale.

Infatti, quando realizzo una strategia di comunicazione per conto di un mio cliente, associo come primo strumento di comunicazione del sito o blog una piattaforma di email marketing.

La premessa è che per ottenere risultati dal tuo email marketing non dovrai inviare mail che parlino solo di sconti e promozioni. Anzi. Dovrai soprattutto consolidare la fiducia che il tuo interlocutore ti ha concesso al momento dell’iscrizione attraverso contenuti interessanti per chi li riceve.

Come scrivere una newsletter esempi

Se ancora non hai sviluppato un piano per la tua newsletter, ti suggerisco di partire da questi primi passi. Invece, se stai cercando consigli per newsletter efficaci dal punto di vista del contenuto, ti propongo questi tre spunti alternativi al solito editoriale.

Esempi di newsletter efficaci

1) Usa i contenuti degli utenti (UGC – User Generated Content)

In genere, le persone preferiscono dare credito all’opinione o al passaparola di altri individui, piuttosto che alla pubblicità delle aziende per promuovere i propri prodotti o servizi. Brand come TripAdvisor, ad esempio, hanno fatto delle recensioni degli utenti un business!

Questa modalità non è scontata per chi parte da zero, tuttavia se hai una community anche piccola su Facebook o su altre piattaforme, potresti utilizzare i feedback che ti lasciano i tuoi clienti per costruire un dialogo intorno al tuo prodotto, facendo parlare chi ha provato il tuo servizio.

Etsy.com, il marketplace del fatto a mano e vintage,  è un buon esempio di newsletter che sfrutta in modo intelligente i contenuti dei propri utenti alla scopo di parlare del proprio brand senza vendere direttamente.

Periodicamente mostra gli articoli dei propri iscritti in base alle diverse categorie in cui sono inseriti, come nel caso della versione Living Art qui sotto.

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Un altro esempio di utilizzo dei contenuti dei propri clienti è la piattaforma di social media management HootSuite. Con questa newsletter, racconta le funzionalità del proprio servizio attraverso le parole della digital marketing manager del British Museum che utilizza la piattaforma per pubblicare sui diversi profili social le iniziative del museo.

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2) Dai istruzioni e guide

Creare contenuti utili per il proprio pubblico è il modo migliore per instaurare fiducia e autorevolezza nel proprio ambito di competenza.
Se la tua newsletter diventa un appuntamento costante per diffondere soluzioni a specifici problemi, non ci saranno dubbi che i tuoi iscritti la leggeranno con interesse.
Inoltre, in ambito B2B, il content marketing è considerato uno dei metodi migliori per convertire i lead in clienti e per proporre strategie post vendita.

Zapier, la piattaforma di marketing automation che collega più app insieme, ha un modello di newsletter da copiare!
I suoi contenuti, in genere, promuovono proprio quegli strumenti che il software mette in connessione, presentandoli per le loro peculiarità. Ad esempio, una lista di tool per chiamare le persone al telefono senza usare la linea telefonica.

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3) Parla la lingua dei tuoi clienti

Se conosci bene il tuo pubblico, saprai cosa lo appassiona e ispira. Come avevo già illustrato nelle strategie email per ecommerce, puoi “stimolare” la fruizione del tuo prodotto/servizio, utile in un determinato ambito, suggerendo come impiegarlo per realizzare i propri obiettivi.

RedBull è di sicuro il brand che utilizza più spesso e meglio questa tecnica, ma anche AirBnb fa lo stesso nelle proprie newsletter. Sapendo che la propria community ama viaggiare, offre suggerimenti adatti ad ogni esigenza. Ad esempio, quale meta migliore per trascorrere con amici o il proprio partner le festività natalizie in un’imbiancata New York City?

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 Cosa non scrivere nella newsletter

Ci sono alcune piattaforme email, come ad esempio MailChimp, che consentono di inviare una notifica ogni volta che il sito o blog viene aggiornato. Si definiscono campagne RSS e partono in automatico senza sforzo alcuno. Anche se non usi questa opzione, è abitudine di molti quella di inviare come contenuto della newsletter l’ultimo articolo pubblicato.

Anche se l’email marketing è un ottimo canale per riportare il pubblico sulle tue pagine web, ti consiglio però, di non limitarti solo a questo scopo. Piuttosto, cerca di dare una motivazione più forte per spingere le persone a iscriversi e a leggere le tue email.

Conclusioni

Una buona strategia di email marketing non può fermarsi alla scelta del template. Spesso la grafica è persino superflua perché quello che porterà i tuoi iscritti a una trasformazione sarà un copywriting persuasivo, calzante e personalizzato.

Se vuoi sapere cosa scrivere nelle tue newsletter, ti suggerisco il mio metodo Email Efficace Sistema che prevede i dieci obiettivi di campagne email più comuni nei processi aziendali.

Se ancora non lo hai fatto, iscriviti alle mie news e lascia un commento al post! A presto 🙂

2 commenti

  1. Stefano 10 Giugno, 2021 Rispondi

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