Facebook tiene le statistiche di chi si è fidanzato

facebook amore

Conosciamo la situazione amorosa di milioni di utenti grazie a Facebook che, in occasione del San Valentino passato, ha reso note le statistiche di chi ha aggiornato lo stato in “rapporto ufficiale”. Probabilmente, potevamo fare a meno di questa curiosa “ricerca amorosa” che sconfina anche nel privato, ma i dati potrebbero, invece, fare gola ai brand per attività di marketing come offerte speciali per due in tema di viaggi, cene romantiche, soggiorni in centri benessere, proprio in occasione della festa degli innamorati o addirittura dell’anniversario della coppia.

San Valentino sui social network

Il San Valentino passato è stato più intenso grazie alla voce dei social. Il tam tam di auguri era iniziato fin dalla sera precedente non solo tra i lui e le lei collegati in rete, ma più in generale a livello “universale”. Infatti, allo scoccare della mezzanotte, molti brand hanno approfittato per rimarcare la loro presenza digitale, aggiornando la propria pagina ufficiale sui vari social network con un augurio per la festa degli innamorati.

Anche Google, il motore di ricerca per eccellenza, ha personalizzato la propria homepage con un Doodle a tema: un giochino interattivo attraverso cui era possibile preparare e spedire al proprio Valentino/Valentina una scatola di cioccolatini. La condivisione del pacchetto così confezionato (tre cioccolatini con più ingredienti da scegliere a piacere) poteva avvenire pubblicamente, attraverso Google+ e la bacheca di Facebook, oppure con un messaggio privato sul social network blu.

Durante l’intera giornata sono “volate” immagini di cuori su Google+ e Facebook. Inoltre, sono stati scambiati tantissimi cinguettii su Twitter con l’hashtag “Buon San Valentino” rimasto nella top10 per tutto il giorno e menzionato anche nel “Follow Friday”: i tweet scambiati il venerdì per indicare le persone da seguire e demarcati dalla doppia effe #FF, essendo San Valentino caduto in questo giorno.

La ricerca “amorosa” di Facebook

facebook-amoreA completare il quadro, Facebook si unisce al coro pubblicando una ricerca curiosa, che parla sì di engagement e traffico sviluppato, ma che ha come tema un’indagine “amorosa”. Grazie al post di Samantha Murphy Kelly di Mashable, apprendo che Facebook tiene le statistiche di chi si è fidanzato, anche per il giorno di San Valentino, sulla base dell’aggiornamento del proprio profilo da parte degli utenti, da “libero” a “ufficialmente impegnato”. In questo modo, a distanza di un anno, Facebook può mettere a confronto quanto accadeva dodici mesi prima nello stesso periodo.

Quello che è emerso è che nei tre mesi (o 100 giorni) prima che una coppia aggiorni il suo stato in “rapporto ufficiale” di Facebook, il social network vede un costante aumento del numero di post sulla timeline condivisi tra i due soggetti della coppia. Infatti, l’azione di postare sulla bacheca dell’altro raggiunge il picco massimo (1.67 messaggi) a 12 giorni dal “giorno 0”, inteso come giorno di inizio della relazione, in seguito al quale il numero di post in genere diminuisce.

FacebookLoveChart

La minore interazione dal giorno successivo in realtà non sarebbe un dato negativo. Infatti, i post condivisi dopo quella data tendono a diventare più dolci e positivi dei precedenti. Per determinare questo, Facebook ha esaminato parole che esprimono emozioni positive – come “amore”, “bello” e “felice” – rispetto a quelle con connotazione negativa (“odio”, “ferito” e “cattivo”).

Inoltre, finito il corteggiamento e ufficializzata la relazione, si presuppone che i due della coppia trascorrano più tempo (fisico) insieme scambiando quindi meno interazioni digitali.

Amore e social network, un binomio che potrebbe essere usato per attività di marketing, come offerte speciali di coppia, se l’algoritmo di Facebook fosse reso pubblico. In quel caso, dopo gli auguri di compleanno, ci dovremmo aspettare di ricevere da parte delle aziende anche quelli per l’anniversario di fidanzamento o di matrimonio?

Ti sembra uno scenario possibile o il rischio che nel frattempo la “coppia scoppi” è un deterrente sufficiente a evitare l’invasione dell’ambito privato da parte dei brand?

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.