Aggiornamento del 25 agosto
. Ancora cambiamenti nel News Feed, Facebook dichiara lotta allo spam, penalizzati i titoli che incentivano i Click-baiting (click ottenuti attraverso un'”esca”) e favorisce la visibilità degli aggiornamenti di stato.
Solo sei mesi fa, Facebook appariva diverso da oggi nel layout e nei contenuti presentati, questo perché il social network blu nell’arco del tempo intercorso ha imparato a conoscerci meglio. Giusto per fare un esempio, più o meno sotto San Valentino, ha pubblicato una “ricerca amorosa” che riguarda il nostro stato sentimentale appreso dagli aggiornamenti dei nostri profili privati.
Facebook ha annunciato, dati alla mano, di sapere “cosa ci piace e cosa no” (l’utente medio vede apparire circa 1.500 storie al giorno nei propri aggiornamenti) e quindi di essere in grado di comprendere quali sono dei potenziali contenuti spam da cui liberare il News Feed e quali invece valorizzare. Alcuni mesi fa, Facebook aveva iniziato la campagna antispam togliendo visibilità a foto di cuccioli e a meme-internet per dare più spazio a notizie di attualità.
Il motivo di aggiornare di nuovo l’algoritmo, probabilmente deriva anche dalla necessità di spingere le pagine aziendali ad usare gli strumenti creati dal social network blu appositamente per loro, come Facebook ADS, visto che il cambiamento riguarda la visibilità delle Fan Page.
Il Social Network blu assicura comunque che le pagine virtuose non subiranno cali di visibilità.
I principali cambiamenti News Feed
- Lotta ai Like-Baiting (post Esche “mi piace”)
L’update riguarda i post che chiedono in modo esplicito il “mi piace” o di condividere/commentare i contenuti che Facebook renderà molto meno visibili, assicurando invece che chi vuole generare in modo genuino conversazioni non sarà intaccato nella visibilità. - Contenuti che circolano più frequentemente (detti anche virali)
Molte volte un contenuto che ha ottenuto un buon ingaggio viene ripubblicato. Le pagine che usano questa strategia avranno un’enfasi minore nei risultati di condivisione e vedranno quindi diminuire la visibilità. Meno visibilità anche per gli autopost. - Spammy Links (Link ingannevoli)
Alcuni post incoraggiano a cliccare su un link per arrivare ad una pagina di approfondimento del contenuto esterna a Facebook. Spesso, però, si finisce su una pagina piena di pubblicità e banner.
Ancora in tema di cambiamenti, dopo il sorprendente annuncio dell’acquisto di Whatsapp per 19 miliardi di dollari, la piattaforma di messaggi istantanei, Facebook annuncia di volerla “spegnere” per dirottare il traffico al Messenger proprietario che finora non ha avuto molto successo. L’operazione partirà dall’America e l’Europa entro fine maggio e riguarderà smartphone e iPhone per i quali è già disponibile l’applicazione sul marketplace Android e su Apple Store.
In tema di Advertising e cambiamenti, Facebook ha poi introdotto gli annunci video sponsorizzati in auto-play (si attivano allo scroll di pagina) che già compaiono nel News Feed per i post dei nostri amici.
Aggiornamento del 25 agosto 2014:
Facebook ha comunicato altri due importanti aggiornamenti, che ribadiscono l’iniziativa di lotta allo spam intrapresa nei mesi precedenti e che colpiscono in particolare:
• i post con titoli creati appositamente per indurre gli utenti a cliccare e non svelano quindi il contenuto della notizia. Es. “Non indovinerai chi ha detto questa frase…clicca per scoprirlo!”;
• i link incollati nella descrizione di un’upload di foto invece di quelli inseriti nell’aggiornamento di stato.
Se non ho capito male, quindi, i link con l’anteprima intatta non subiranno penalizzazioni. Si tratta di quei collegamenti che inseriti nello “Status” di Facebook generano automaticamente un’anteprima con una foto e maggiori dettagli su ciò che riguarda il contenuto e ogni elemento risulta cliccabile. Riceveranno invece minore visibilità i post delle Fan Page che rimuovono l’anteprima del link.
Il suggerimento è di usare la modalità di pubblicazione in base agli strumenti forniti da Facebook.
Riuscirà Facebook a trattenere ed aumentare il numero di utenze? Alla notizia dell’acquisto di Whatsapp, in molti infatti, si erano già spostati su altre piattaforme come Telegram Messenger per non lasciare i propri dati nella mani di Zuckerberg e questi continui cambiamenti del News Feed generano sempre più malcontento tra marketer e amministratori di pagine. Qual è la tua opinione?