Se in passato avere un sito online era essenziale per brand e professionisti che intendevano portare avanti un progetto imprenditoriale, nel 2021 dobbiamo integrare nuovi social media nel nostro ecosistema di comunicazione.
E’ necessario considerare canali aggiuntivi come email, sms, e-commerce, chatbot, apps e altro perché il consumatore è sempre più informato ed esigente e, l’accelerazione dei consumi online e del digitale, come conseguenza della pandemia, vedono nascere nuove formule di fruizione dei contenuti e nuovi posizionamenti di mercato per rispondere alla crisi.
Non è possibile generalizzare e ogni realtà deve fare una propria valutazione prima di adottare nuovi canali nella propria strategia di comunicazione. In questo articolo ho voluto individuarne alcuni che ritengo essere importanti per professionisti e brand che intendono promuoversi online in modo efficace.
Capitoli del post
Attuale scenario e nuovi business model
Nei prossimi mesi, con la diffusione del vaccino a livello mondiale, il rafforzamento di alcuni settori come il farmaceutico, servizi per la persona, tech e altri, e l’espansione del comparto e-commerce, dovrebbero dare un impulso all’economia globale e farle registrare una ripresa.
Molte delle abitudini acquisite durante il lockdown daranno battaglia ai servizi più tradizionali, come:
- E-commerce verso Shopping classico
- Remote working verso Lavoro in ufficio
- Streaming verso Cinema
- Webinar verso formazione in presenza.
Probabilmente, se la tua attività appartiene a un settore bloccato dalla crisi e/o fornisce servizi classici dovrai ripensare al tuo modello di business per restare competitivo.
Il caso di Airbnb
AirBnb, ad esempio, azienda del settore Turistico e Share economy, a partire dal 2020 ha rafforzato il budget sulle “esperienze di intrattenimento online“, tra cui degustazione di vini, lezioni di magia, di public speaking e altro, in aggiunta o sostituzione alle prenotazioni di alloggi per vacanza e lavoro.
Avevo già accennato a come la piattaforma per affitti brevi avesse reagito alla crisi, arrivando addirittura a quotarsi in borsa a fine anno e ricevendo una capitalizzazione di mercato di 101 miliardi di dollari più del doppio di quella attesa.
Con la sezione “Esperienze”, Airbnb si pone in diretta concorrenza con settori quali Eventi e Formazione.
Non solo.
Dove, oggi, assistiamo a nuovi schieramenti contrapposti, sorgono anche inedite forme di collaborazione come quella che segue.
“Wonder Woman 1984 cambia la storia del cinema”.
Quando tempo fa lessi questo titolo feci un salto sulla sedia. Lì per lì immaginai che il nuovo film avrebbe cambiato le vicende dell’eroina o che ci sarebbero stati degli effetti speciali mai visti prima.
Invece, approfondendo la notizia, ho scoperto che il riferimento alla storia del cinema era dovuto al fatto che, per la prima volta, l’uscita del film in streaming avrebbe anticipato quella nei cinema, purtroppo chiusi per la pandemia, perché se le sale cinematografiche sono chiuse, l’industria del Cinema non lo è. Chissà se questo esperimento porterà a nuove collaborazioni fruttuose per entrambi i settori.
Chi come me lavora da anni nel settore comunicazione e marketing dà per scontato che il canale digitale sia uno dei tanti mezzi per raggiungere il proprio pubblico di riferimento.
Nel contesto attuale, per molti settori, si aggiunge la sfida di proporsi in modo diverso, considerando soluzioni alternative.
Canali digitali per il 2021
La premessa è che il sito web non basta più e, nella puntata 14 del podcast sulle professioni e strategie digitali, suggerivo altri due canali quali l’email e Facebook che non dovrebbero mancare alla comunicazione di brand e professionisti.
A quelli già menzionati aggiungo che varrebbe la pena, soprattutto per gli e-commerce, valutare anche:
CHATBOT
Questo canale di conversational marketing può essere automatizzato attraverso l’intelligenza artificiale o gestito a mano. Considero i chatbot un valido strumento per creare un ponte verso il traffico anonimo spesso restio a lasciare i propri dati come email e numero di telefono ma che potrebbe essere più propenso a rilasciare informazioni tramite la finestra della chat pubblicata sul sito o, nel caso di Messenger, sulla fan page in aggiunta o in sostituzione al modulo di registrazione o di una survey. Chi gestisce la conversazione ha l’opportunità di indirizzare verso un’azione il contatto che ha mostrato interesse rispetto all’offerta del brand.
Una funzione molto apprezzata, soprattutto se si ha un punto vendita o si forniscono consulenze online, è la possibilità di collegare un calendario al bot per consentire alle persone di prenotare autonomamente una demo o un appuntamento negli orari disponibili.
Un altro punto a favore è che molte piattaforme di email marketing come, ad esempio Brevo ex-SendInblue o Mailchimp, hanno già aggiornato le rispettive piattaforme per fornire il servizio di chat a chi desideri installarlo.
SMS
Questo canale sembra superato ma le statistiche affermano che i consumatori rispondono molto bene alle comunicazioni inviate tramite gli SMS. Ad esempio, in ambito retail i tassi di lettura sono in media del 98% mentre i tempi medi di apertura del messaggio si aggirano intorno ai tre minuti dalla ricezione. La criticità di questa piattaforma consiste nella diffidenza della maggior parte delle persone che preferiscono evitare di lasciare il proprio numero di telefono, problematica che potrebbe essere superata se il dato venisse richiesto per fornire una demo con la possibilità di ricevere offerte personalizzate e/o iscriversi a un programma di fedeltà.
Non tutti gli ambiti si prestano all’utilizzo di questo canale ma se impiegato per rafforzare una campagna attiva magari divulgata tramite social ed email ottiene ottimi riscontri da parte degli utenti.
CRM
Come spiego anche nel mio nuovo libro “Emotional CRM – Strategie di marketing relazionale” non è indispensabile utilizzare una piattaforma per tattiche di retention marketing. Quello che conta è comprendere come dietro ai dati ci siano persone che, come tali, hanno desideri, sogni e aspettative. E’ possibile ricostruire dei modelli di buyer dai comportamenti assunti dalle persone online, Digital Body Language – DBL, per raggrupparli sotto caratteristiche predefinite.
Attraverso una relazione con questi segmenti puoi individuare miglioramenti da attuare sul tuo prodotto o servizio per attrarre un pubblico omogeneo nei propri bisogni.
L’impiego di un sistema CRM ti aiuterà a individuare quali contatti e/o clienti sono più profittevoli per la tua attività.
Conclusioni
Nello scenario sempre più competitivo che si sta profilando è necessario sperimentare nuove forme di comunicazione che vadano bene per la nostra attività e che ci aiutino a inserirci in modo opportuno nei punti di contatto con i clienti e possibili tali. Oltre a email e social vale la pena considerare altri canali da affiancare al proprio sito, soprattutto in presenza di un e-commerce, come chatbot, SMS e sistemi CRM.