Dopo 20 anni di storia, il portale di news e servizi dedicati ai privati decide di chiudere uno dei maggiori motori di ricerca: chiude directory di Yahoo!, nata allo scopo di aiutare gli utenti a esplorare internet e a connettersi attraverso le varie categorie tematiche.
Dopo l’ascesa della Mayer dal 2012 alla direzione dell’azienda, sono state prese molte decisioni importanti alcune più discutibili, altre che hanno dato ragione alla volontà di innovazione dell’azienda, espressa anche attraverso il rinnovamento del proprio logo.
Oggi, con una breve nota sulla decisione, Yahoo! annuncia in un post ufficiale la volontà di chiudere alcuni servizi, tra cui proprio la directory con la data finale del 31 dicembre 2014, per focalizzarsi su altri più innovativi. Agli investitori verrà presentato un nuovo servizio di cui ancora non si conoscono i dettagli. Queste, in particolare, le poche righe dell’annuncio:
Yahoo was started nearly 20 years ago as a directory of websites that helped users explore the Internet. While we are still committed to connecting users with the information they’re passionate about, our business has evolved and at the end of 2014 (December 31), we will retire the Yahoo Directory. Advertisers will be upgraded to a new service; more details to be communicated directly.
La storica Directory di Yahoo! era nata nel 1994 dall’idea dei fondatori Jerry Yang e David Filo di voler dare un ordine e una guida ai navigatori di internet attraverso liste di siti che venivano inseriti manualmente con una breve descrizione all’interno di categorie specifiche. In breve, la Directory divenne così popolare che portò Yahoo! a diventare un antesignano di ciò che oggi chiamiamo “motori di ricerca” in quanto detentore di un database enorme dentro cui è ancora possibile fare ricerche attraverso una parola chiave. Essere censiti dentro Yahoo! Directory ha contribuito a lungo a dare maggiore visibilità a blog e siti nei risultati di ricerca.
Dopo l’arrivo di Google il servizio di directory di Yahoo! ha iniziato ad eclissarsi fino a essere praticamente abbandonato.
Alcuni degli altri servizi che verranno dismessi entro l’anno sono:
Yahoo Education, un sito progettato per collegare gli utenti con fornitori di istruzione e contenuti. L’applicazione Qwiki che consente di creare automaticamente brevi video basati sugli scatti di vacanze, eventi personali degli utenti… praticamente molto simile a Google Storie, introdotto pochi mesi fa su Google Plus.
Largo quindi solo a Google come praticamente unico servizio di ricerca per il web? Tra l’altro, di alcune ore fa il post che annuncia un nuovo aggiornamento dell’algoritmo Google Panda alla versione 4.1, che promette ancora più attenzione nel mettere in risalto contenuti di buona qualità a svantaggio di spam o contenuti copiati.