Cinema e Serie tv si guardano a casa!
La tendenza è sempre più quella di vedere i contenuti di intrattenimento attraverso la fruizione in streaming e on demand sul computer e su altri dispositivi mobile oltre alle tv connesse a internet. Questa è la ragione per cui gli operatori telefonici entrano determinati nella contesa del mercato. A poche settimane dall’accordo tra Netflix e Comcast, l’operatore telefonico At&t risponde con l’acquisto di DirectTv, il servizio di televisione satellitare.
Mentre il “Play Video” si gioca tutto a danno delle vendite e dei noleggi di dvd e blu-ray colati a picco, resiste invece la visione nelle sale cinematografiche per i circuiti dotati di ultimi ritrovati tecnologici. Continueremo ad andare al cinema per vedere l’ultimo kolossal ricco di effetti speciali e cast stellari, mentre per il consumo quotidiano ci affideremo sempre più a internet. L’offerta, anche in Italia, si sta adeguando e sono infatti in aumento:
- le piattaforme che collegano i nostri abituali dispositivi, attraverso la wifi, ai contenuti di qualità, come la chiavetta Google Chromecast e Fire tv , il decoder di Amazon per ora disponibile solo negli USA;
- i servizi in abbonamento come Sky Online di Sky e Infinity di Mediaset grazie anche ad accordi con parti terze. Un esempio è Netflix, leader nella produzione di contenuti online, che con la serie House of Cards traina il lancio del canale di Murdoch mentre Orange Is The New Black è il teaser per Mediaset.
Ciò che lega la macchina dell’intrattenimento a internet e quindi l’interesse da parte degli operatori telefonici a entrare nel mercato è la velocità di connessione. Se si pensa che proprio Netflix nel 2012 aveva consumato 1/3 del traffico del Nord America con l’inaugurazione della seconda stagione di “House of Cards”, possiamo comprendere meglio il motivo per cui la stessa Netflix ha rimandato l’arrivo nel nostro Paese per la carenza di infrastrutture e la scelta di chiudere l’accordo con il primo grande operatore degli Stati Uniti, Comcast. Ora anche At&t ha seguito l’esempio sborsando 48,5 miliardi di dollari per i servizi di televisione satellitare potendo in questo modo offrire un servizio di streaming video migliore e sicuramente meno costoso.
La Federal communications commission dovrà, comunque, approvare quest’unione tra cinema e internet. Intanto però assistiamo in America alla nascita di nuovi colossi di settore in grado di offrire un’offerta completa dalla telefonia alla connettività e a una nuova offerta di intrattenimento.