Da una ricerca condotta dal team di B2B Content Engine della piattaforma di social media marketing “SaturnSocial”, è emerso che l’attività di content curation, cioè la pratica di trovare, selezionare e rielaborare contenuti di valore attinenti al nostro business, può incrementare il traffico organico al sito del 464% in quattro mesi di test (da giugno a settembre).
La premessa è che il sito si rivolge a una nicchia molto particolare, difficilmente raggiungibile senza la pianificazione di campagne ad alto costo e per questo il risultato è ancora più sconcertante.
Lo studio dimostra che non solo l’attività di content curation fa bene al traffico, ma anche alla generazione di lead, infatti i contatti nel periodo sono cresciuti del 12%. Per non considerare i vantaggi di tipo percettivo (brand visibility, awareness) che l’azienda ha ricevuto.
Una buona pratica di content curation riguarda sempre alcuni aspetti fondamentali, ad esempio, sfruttare tutti i canali combinandoli insieme.
Se il mio sito si occupa di cucina potrò caricare un’infografica della preparazione di una ricetta su Pinterest per fare marketing con le immagini, un video su YouTube per mostrare come viene cucinato il piatto, un sondaggio su Google+ per chiedere ai miei lettori quale condimento preferiscono accostargli, che incorporerò in un post sul mio sito da condividere su Facebook.
Questa nel dettaglio è la tattica di content curation per aumentare i lead usata da SaturnSocial:
Usare i microcontenuti per portare traffico al sito
– Qualità verso quantità: pubblicare contenuti di qualità è importante, ma lo è anche farlo frequentemente!
Non solo contenuti provenienti dal tuo sito o blog, anzi, fare content curation significa proprio raccogliere dalle migliori fonti della rete testimonianze, case study, argomentazioni su un determinato tema per portarlo a un livello superiore di completezza.
La regola vorrebbe che solo il 20% di ciò che pubblichiamo sia legato al proprio marchio o prodotto, questo per non rischiare di annoiare o infastidire il lettore che potrebbe abbandonare il sito e non tornare più.
Esistono plugin, come Scoop.it per WordPress, che ti consentono di installare un widget nella tua sidebar (la colonna verticale solitamente presente in tutti i siti) per pubblicare automaticamente contenuti in linea con quelli trattati dalle tue pagine.
In questo modo, un utente che tornerà a trovarti dopo alcuni giorni, non resterà deluso se non avrà trovato nuovi post, ma saprà che su quel determinato argomento sei un esperto e che sul tuo sito può sempre trovare spunti e novità!
Le motivazioni risiedono anche nella SEO che può essere migliorata grazie ai cosiddetti fattori sociali.
Infatti, ci sono molti modi in cui puoi migliorare il tuo posizionamento sui motori di ricerca attraverso il content marketing, come è accaduto per questo celebre esempio oppure eseguendo tu stesso un test!
Per la tua attività di cura dei contenuti, oltre ad alcuni strumenti gratuiti che ti aiutano a svolgere il compito, puoi avvalerti di scorciatoie da browser.
Le estensioni, ne esistono a centinaia di tutti i tipi, potenziano il tuo programma di navigazione sul web e ti semplificano la vita in fatto di recupero materiali e creazione di citazioni.
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Interessante, del resto i numeri riportati mi sembrano realistici, e tornano con quelli del webmaster tools del mio sito: del resto l’unico modo per generare conversioni è quello di aumentare il traffico e, di conseguenza, le opportunità. Resta il dilemma sul cosa pubblicare, peraltro risolvibile con un approccio “migliorativo”: cosa fatto dagli altri può essere fatto meglio da te? Questo aiuta parecchio anche le conversioni, che pero’ sono un discorso un po’ particolare e difficilmente sintetizzabile in poche righe o fattori. Buona serata 🙂
Ciao Salvatore,
a proposito di lead e di cosa pubblicare, ho scritto un ebook gratuito contenente la strategia per generare traffico qualificato attraverso l’uso dell’email. Se può interessarti, lo trovi qui: http://www.maura.it/lp-lead-generation-con-lemail-a/