La newsletter potrebbe sembrare uno strumento “vecchio stampo” rispetto ad altri più innovativi e recenti eppure costruire un database di contatti interessati ai tuoi contenuti (lead qualificati), potrebbe essere l’elemento che può fare la differenza.
Per lead si intende una persona che ha mostrato interesse verso il tuo prodotto o marchio ed è da considersi qualitativamente migliore rispetto a un visitatore occasionale o di passaggio, che potrebbe anche non tornare sulle tue pagine web, perché più “vicino” al momento della conversione, cioè a una richiesta di contatto, di preventivo e anche all’acquisto di un tuo servizio.
Nonostante l’open rate delle campagne email (percentuale del tasso di apertura) sia in declino, vuoi per la presenza di nuovi e più sofisticati filtri antispam, vuoi perché l’utente medio è più smaliziato rispetto a un tempo e ha il dito più allenato a cliccare sul tasto “ignora”, la newsletter resta uno dei canali di marketing che porta maggior profitto. Il motivo è legato principalmente al fatto che l’attivazione della comunicazione verso l’iscritto avviene dopo una sua esplicita richiesta a ricevere i tuoi contenuti.
La prima operazione che dovrai fare se vorrai rendere il tuo canale email uno strumento attira-traffico che comporta contatti e probabilmente clienti, è costruire un database di contatti qualificati, cioè di persone interessate alla tua offerta che ti hanno dato il consenso ad utilizzare i loro dati.
Trasformare il visitatore occasionale in cliente
Innanzitutto, dovrai offrirgli contenuti di valore che lo convincano a iscriversi al tuo database (in quel momento otterrai il consenso a utilizzare la sua email).
Anche se la tua presenza online è recente, non perdere tempo a inserire un modulo per la raccolta di email sulle tue pagine web. Assicurati di inserirlo nel piede e nella sidebar del tuo sito o blog, ma anche in fondo a tutti gli articoli che ritieni rilevanti per la tua attività e in cui poter inserire una call-to-action, cioè invitare il lettore a compilare il form per ricevere tue notizie. Cerca di seguire tutte quelle buone pratiche per aumentare gli iscritti alla tua newsletter.
Oltre a ciò, indirizza le persone a iscriversi nel tuo database attraverso una pagina dedicata. Questa landing page o optin-page dovrebbe contenere la tua value proposition (la tua proposta esclusiva) e spiegare nel dettaglio tutti i vantaggi che si otterrebbero nel ricevere le tue newsletter. Anche in questo caso puoi seguire alcuni accorgimenti per convertire il visitatore di passaggio in iscritto.
Puoi anche usare una strategia mista, ad esempio combinando la tua piattaforma CRM o la tua presenza sui social network con la newsletter.
A dimostrazione di quanto sia importante accrescere una lista di contatti email, Facebook ha recentemente aggiunto un nuovo obiettivo alle proprie campagne advertising in modo che tu possa raccogliere iscritti anche attraverso le tua Fan Page.
Inoltre, se usi o hai intenzione di usare MailChimp per gestire il tuo database di contatti email, puoi avviare una campagna a pagamento di Facebook e integrarla con il form di MailChimp.
Il passo successivo è quello di inviare una serie di messaggi semi-automatici che istruiscano i tuoi iscritti sul tuo prodotto o servizio. Le automazioni sono messaggi concatenati che non vengono spediti tutti nello stesso momento, ma solo al verificarsi di un determinato evento collegato a uno o più iscritti. L’evento scatenante (trigger) può essere temporale, ad esempio la ricorrenza del compleanno o legato ad un’azione, come il clic sul link.
Questo genere di comunicazioni non dovrebbe superare il 60% del totale mentre il restante 40% dovrà informare e intrattenere.
Quindi dovrai alternare una strategia di autorisponditori che si attiveranno in corrispondenza di determinati eventi o azioni e messaggi broadcast, cioè aperti a tutti.
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