Perché alcune newsletter ottengono migliori prestazioni di altre? Quali sono gli elementi che attirano di più il lettore e lo spingono ad agire? Quali sono le migliori pratiche, anche tecniche, per evitare invii con errori?
Premesso che il contenuto veicolato e il grado di coinvolgimento della lista di contatti possono modificare in modo estremo i risultati della campagna inviata, ci sono alcuni fattori di Email Design che devi considerare a prescindere da quale sia la natura della comunicazione e il tipo di business.
Email Desing definizione
L’email design è il processo di progettazione e creazione strategica di una newsletter che considera i suoi elementi visuali, cioè la veste grafica, con lo scopo di ottenere più aperture, click e conversioni.
Email Academy – Maura Cannaviello
Pertanto, in questo articolo parlo di come utilizzare gli elementi interni di una newsletter per ottenere più clic.
Capitoli del post
Perché si parla di tasso di clic
La newsletter è costituita da elementi che sono visibili quando è chiusa come, ad esempio, l’oggetto e il nome del mittente, e che hanno a che fare con la metrica “aperture”.
Tutto ciò che attiene al contenuto della mail, invece, fa riferimento alle interazioni come clic, reply, like e inoltro.
Sappiamo che dopo l’aggiornamento Mail Privacy Protection di Apple, l’open rate ha perso il podio degli indici preferiti di brand e aziende nel considerare il successo di una campagna. Per questo, per le campagne email marketing automation dobbiamo concentrarci sul tasso di engagement della mail.
In quest’area rientrano elementi di email design che riguardano i 5 passi per costruire un template efficace, quali:
- header
- headline
- body
- call to action
- footer
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Elementi dell’Email Design
1. Header
L’header è la testata della newsletter, per capirsi la parte alta che si visualizza all’apertura del messaggio. Può contenere un’immagine e/o il logo dell’azienda. Questo elemento della struttura del template non è indispensabile, ma serve per attirare l’attenzione, essendo anche il biglietto da visita del mittente.
L’header dovrebbe rispondere alle indicazioni individuate per l’immagine coordinata del brand come font, colori e altro, e rispettare la dimensione standard dell’ampiezza del template della newsletter che è di 600 pixel.
2. Headline
L’headline non è altro che il titolo della newsletter. Per ottenere più risalto, differenzialo dal resto del testo con le dimensioni e utilizzando un font diverso. In genere, questo elemento corrisponde alla formattazione H1 delle intestazioni degli articolo web e puoi usare anche i formati H2 e H3 per i sottotitoli e i paragrafetti. Anche questo elemento non è obbligatorio ma ai fini della leggibilità della newsletter è altamente consigliato. Anzi, in presenza di molto testo sarebbe meglio usare più di un headline per differenziare gli argomenti e creare ritmo nella lettura.
3. Body
Questa è la parte principale della newsletter, il suo contenuto che, in base all’obiettivo della tua campagna può essere organizzato su strutture a una o a più colonne. In questo contenitore dovrai inserire in modo equilibrato testo e immagini. Ricordati di usare testo html e non testo inserito nelle immagini perché sui dispositivi mobile perderà la responsività, inoltre che appartenga a un font universale per il web in modo da essere supportato su tutti i sistemi operativi e client di posta.
4. Call to action
La CTA o invito all’azione non deve mancare in una newsletter. Quello che dico sempre è che la newsletter non dovrebbe mai essere fine a se stessa ma portare il lettore sempre da un’altra parte come su un post, una pagina di optin o su una landing page promozionale.
Come ho detto nelle premesse, la metrica che dobbiamo tenere in considerazione per le campagne email automation è il clic. Quindi, se non indico chiaramente l’azione che il lettore deve svolgere, probabilmente riceverò poche o nessuna interazione. La CTA può essere graficizzata con dei pulsanti o essere un semplice link, inoltre persuasiva e “parlante”.
Il footer o il piede è un elemento della newsletter obbligatorio, infatti, deve contenere alcune informazioni fondamentali ai fini della normativa anti-spam, come il link alla disiscrizione ma anche le coordinate del mittente. Modificare il contenuto o eliminare tali dati implica che la piattaforma email automation aggiunga in fase di invio un footer standard che allungherà la newsletter oltre a risultare ridondante.
Parlando di buone norme di email design, il tuo template dovrà prevedere anche un pre-header, avere i file multimediali ottimizzati per lo standard email marketing e considerare l’aspetto mobile.
Ovviamente una piattaforma di email marketing automation prevede gallery con template responsivi già testati.
Secondo la mia esperienza, le newsletter con errori di visualizzazione o che ottengono poche o nessuna prestazione sono ancora tante. Se vuoi acquisire competenze in questo ambito, controlla il programma del mio nuovo corso “Email Design Best Practice” che ti aiuterà a inviare newsletter senza errori che ottengono più risultati!
In questo articolo ti ho portato come esempio di template quello della mia newsletter whymarghette. Se ancora non la ricevi, iscriviti dal form qui sotto!