Facebook riorganizza di nuovo i contenuti presenti nelle bacheche degli utenti dopo aver raccolto i loro gradimenti in un sondaggio e apporta un nuovo taglio al traffico organico delle fan page. Le attività di promozione dovranno acquistare post sponsorizzati per raggiungere la propria audience di riferimento.
Facebook, con quartier generale a Menlo Park in California, è il social network più famoso al mondo con 2 miliardi di utenti iscritti e più di 23.000 dipendenti. Chi ha visto il film diretto da David Fincher, Social Network, del 2010, sa che il colosso americano è stato fondato più o meno per gioco da Mark Zuckerberg nel 2004.
Da allora ha registrato un’espansione e una popolarità dirompenti, tanto che se fosse un Paese sarebbe il terzo più popoloso del pianeta dopo Cina e India.
La missione di Facebook è di raccogliere e mostrare le vite delle persone attraverso il news feed, cuore pulsante e bacheca comune del social network blu, è in parte ancora rispettata, ma non dobbiamo pensare che queste implementazioni siano solo frutto della generosità di Zuckerberg. Anzi, è soprattutto dall’entrata in Borsa avvenuta nel maggio del 2012, anno in cui è stato acquisito anche Instagram, che sta emergendo sempre più evidente l’anima commerciale della piattaforma.
L’algoritmo che controlla la distribuzione dei post sul news feed di Facebook, Edge Rank, è stato mano a mano ritoccato con lo scopo di portare una progressiva diminuzione della visibilità organica dei post delle pagine aziendali.
Capitoli del post
- I cambiamenti di Facebook negli ultimi anni
- Conseguenze per le aziende che non si adeguano
- Contenuti considerati promozionali
- Se vuoi sapere come usare in modo efficace gli strumenti messi a disposizione da Facebook, come la fan page e l’interfaccia di gestione delle campagne advertising, potrebbero interessarti i miei corsi online Facebook Marketing intermedio – La pubblicità con Facebook Manager e Facebook Marketing – Avanzato – dal copy all’Adv!.
I cambiamenti di Facebook negli ultimi anni
La missione principale del social network blu, come si legge anche nelle informazioni ufficiali sull’azienda, è dare alle persone il potere di condividere le proprie passioni e di restare in contatto con amici e parenti. Lavorando in piccoli gruppi, gli sviluppatori e creativi di Facebook riescono a produrre costantemente nuovi prodotti e soluzioni per tutti gli iscritti.
La Graph Search ne è esempio. Questo strumento riguarda le ricerche di persone, foto, luoghi e interessi, non attraverso semplici parole chiave (es. “moto”), ma tramite la costruzione di vere e proprie frasi (es. “amici di Roma a cui piace Valentino Rossi”), per questo si è anche parlato di ricerca semantica.
Successivamente, Facebook aveva ritoccato di nuovo l’algoritmo del flusso delle notizie per garantire agli iscritti contenuti di qualità e metterli al riparo da foto di gattini e meme-internet.
Per seguire i trend più popolari, Facebook ha introdotto gli hashtag, offrendo una “piazza” alle persone per “dire la loro”, come emerso anche durante i Mondiali di Calcio 2014 con #WorldCup e #Brazil2014. I risultati sono raccolti in una pagina ad hoc con tutti i post più rilevanti.
Altro regalo agli utenti è stato “facebook.com/thanks”, cioè la possibilità di confezionare un video personalizzato per dire grazie a un amico (di Facebook).
Facebook ha strizzato sempre più l’occhio alla presenza dei brand sul sito, a cominciare dal rifacimento del layout della Fan Page e della sezione statistiche, gli Insights di Facebook, per fornire alle aziende strumenti ancora più performanti e introdurre Facebook Ads, la forma di sponsorizzazione del social network che sfrutta la native advertising, quindi la pubblicità inserita all’interno dei contenuti come i Promoted post.
Conseguenze per le aziende che non si adeguano
Non solo la carota, ma anche il bastone per tutte quelle aziende che sono presenti sul social network con un profilo privato, violando quindi le norme d’uso del sito, e che ora sono costrette a trasformare la propria presenza digitale in Fan Page.
Oltre ad aver dotato tutti i profili della possibilità di settare ancora più nel dettaglio i contenuti che si intende visualizzare nel proprio news feed attraverso il comando “Impostazioni della sezione notizie”, raggiungibile dalla freccetta in alto a destra.
In un altro annuncio apparso sul blog ufficiale, Facebook comunica il risultato di un sondaggio sul grado di soddisfazione dei propri utenti dell’attuale versione del news feed e la loro risposta è stata di voler vedere più storie dei loro amici e delle fan page di cui sono veramente interessati. Pertanto, Facebook si è reso conto che tra i contenuti organici del news feed degli utenti compaiono ancora tanti contenuti di natura promozionale messi in circolazione dalle aziende, nonostante siano stati attuati tagli di visibilità in questo senso, come ai post formulati per indurre a cliccare (tecnica del click baiting).
Questo perché l’algoritmo che controlla il flusso delle notizie destinato al singolo iscritto è regolato in modo da mostrare un numero massimo di annunci sponsorizzati al giorno, ma ad oggi non è ancora impostato per visualizzare un numero massimo di post organici provenienti dalle Fan Page.
Contenuti considerati promozionali
A partire da gennaio 2015, gli aggiornamenti delle Fan Page che presentano caratteristiche come quelle in elenco, occupano sempre minor peso nel traffico organico del news feed, subendo un significativo calo. Modifica che non andrà comunque ad aumentare il numero di post sponsorizzati pro capite.
I post organici con le seguenti caratteristiche possono essere ricondotti a contenuti promozionali e per questo verranno limitati:
- Post che invitano a comprare un prodotto o ad installare un’applicazione
- Post che invitano a iscriversi a promozioni e concorsi a premi senza fornire reali contenuti
- Post che riutilizzano lo stesso contenuto usato negli annunci.
Questo è un esempio indicato nell’annuncio di Facebook di post ritenuto promozionale che a partire dal nuovo anno perderà ancora più visibilità.
Se qualcuno pensava che Facebook era solo un intrattenimento per ragazzi, può ricredersi oppure decidere di lasciare il social network definitivamente.
Cosa ne pensi di queste nuove modifiche che il social network ha deciso di introdurre? Ritieni giusto che le aziende debbano pagare per ottenere visibilità su Facebook? Fammelo sapere con un commento!
Se vuoi sapere come usare in modo efficace gli strumenti messi a disposizione da Facebook, come la fan page e l’interfaccia di gestione delle campagne advertising, potrebbero interessarti i miei corsi online Facebook Marketing intermedio – La pubblicità con Facebook Manager e Facebook Marketing – Avanzato – dal copy all’Adv!.
Se hai trovato utile questo post condividilo o se sei interessato a ricevere aggiornamenti sulle piattaforme social, iscriviti attraverso il form qui sotto per ricevere le news!
