Selfie, Photobombing e altri fenomeni di comunicazione

Fai anche tu “photobombing” e collezioni “selfie”? Probabilmente sì, sono i nuovi fenomeni di comunicazione portati dalla tecnologia e dai nuovi canali media, scoppiati nel 2013 e tutt’ora sulla cresta dell’onda.

“Selfie” o “selfy”, Selfie, Photobombingsecondo la ricerca condotta dall’Oxford Dictionaries su un campione di 150 milioni di termini inglesi utilizzati sul web, è la parola del 2013 perché il suo impiego (con o senza #hashtag) è cresciuto nell’anno addirittura del 17.000%.

Il termine è un neologismo inglese che sta per self-portrait (autoscatto) e si riferisce in particolare alle foto fatte tenendo la fotocamera in mano davanti al viso o usando la camera interna dello smartphone. Le foto, spesso utilizzate per aggiornare il profilo Facebook, Twitter, etc., un tempo prerogativa degli adolescenti, oggi sono sempre più frequenti tra vip e politici.

Il primo a fare notizia è stato il selfie di Papa Francesco con un gruppo di adolescenti, nel novembre 2013. Ma quello che ha fatto il giro del mondo, grazie anche a un tweet diventato virale, è lo scatto voluto da Ellen DeGeneres, durante la notte degli Oscar 2014. Parlando di cinema, l’attore americano James Franco, quello della trilogia di Spider Man di Sam Raimi, ne ha fatto una mania proponendosi sul web con pose autoironiche e narcisistiche.

selfie-record-Oscar-2014

Su Mashable, il più grande sito indipendente americano dedicato alle news in forma di blog, ci sono diverse gallerie tematiche sul “selfie”, come quella degli autoscatti più pericolosi.

15 minuti di popolarità

Pensando al caso-selfie mi vengono in mente almeno un altro paio di fenomeni esplosi lo scorso anno e legati all’atto di “immortalarsi”, come:

Photobombing

Il photobomber è colui che si inserisce in una foto nel momento in cui sta per essere scattata con l’intenzione di fare uno scherzo, ma in ogni caso rovinando il risultato finale. Il più classico esempio è il “fare le corna” alla persona in primo piano mentre posa ignara di ciò che le sta accadendo alle spalle. Diffusissimi sono anche i casi di photobombing involontari e cioè quando un animale o un oggetto inanimato entra nella foto.

Anche in questo caso Mashable fornisce una gallery molto divertente dove persino la cantante Beyoncé diventa photobomber di una sua fan.

Pre-diciottesimo

Il cosiddetto “pre-diciottesimo” è un #fenomenodicomunicazione tutto italiano, soprattutto meridionale. Riguarda quegli adolescenti alla soglia della maggiore età che chiedono in regalo (sono solitamente i genitori a finanziare il progetto) un servizio video-fotografico da mostrare agli amici e conservare come ricordo dell’evento. Fin qui tutto normale se non che questi video sono girati alla maniera di backstage o book fotografici, dove i ragazzi posano come se fossero modelli e vip. Nel 90% dei casi questi contenuti vengono poi uploadati su Youtube dagli stessi ragazzi e iniziano a essere diffusi e commentati dalla Rete. Se infatti si cerca la parola “pre-diciottesimo”, escono su Youtube decine di risultati con centinaia di views e svariati commenti. Un fenomeno che espone i ragazzi a grande visibilità (e forse a qualche conseguenza?), motivo per cui anche la trasmissione Le Iene se ne era occupata poco tempo fa.

Andy Warhol non poteva sbagliare quando diceva “In the future everyone will be world-famous for 15 minutes” (In futuro ognuno avrà quindici minuti di popolarità). Grazie al digital il futuro è oggi.

Tra gli altri fenomeni di comunicazione portati dal digitale nel nostro quotidiano, ci sono anche i meme-internet, nonostante la campagna antispam di Facebook, e nuove espressioni linguistiche entrate nell’uso comune.

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