Anche Google si rifà la faccia! Il noto motore di ricerca per la prima volta dal 2010 ritocca il suo logo. Abbandonando gli effetti 3D e le ombreggiature, si orienta verso una soluzione flat e cioè di grafica “piatta” ereditata dal mobile che oggi è un trend in fatto di web design (Google new, nell’immagine).
La novità di Google arriva solo dopo una lunga lista di altri brand che hanno dato una rinfrescata alla propria visual identity, come Nivea, Saab, Motorola, P&G e, per quello che riguarda il web, Facebook, Instragram, Viadeo e Yahoo! con un cambiamento definito storico – perché dopo 18 anni -, anche se avvenuto senza troppi stravolgimenti. Il logo, infatti, rimane viola e mantiene lo stesso font. Si snellisce nel corpo e acquista una linea un po’ bizzarra nella parte finale grazie al punto esclamativo inclinato.
Su questo evento è stato diffuso anche il video ufficiale che racconta una delle ultime novità introdotte dal ceo Marissa Mayer dal giorno del suo insediamento per rilanciare Yahoo! (oltre all’acquisizione di Tumblr e il rilancio di Flickr, per fare un esempio). E i numeri sembrano darle ragione visto che per la prima volta dal 2008, il sito di Yahoo! ha superato in termini di traffico Google negli Usa.
Perché nell’immagine coordinata non si rinnova abbastanza?
Nonostante il digitale abbia portato enormi cambiamenti nella comunicazione tradizionale e “innovare” sia la parola chiave che più si sente ripetere negli ultimi anni a tutti i livelli, ancora oggi, nella maggior parte dei casi, i brand assumono un atteggiamento conservativo in fatto di immagine coordinata, come gli stessi Google e Yahoo!.
Lo studio dei loghi si avvale della semiotica in quanto sfrutta il segno per la sua qualità di essere portatore di significante (la forma che rimanda al contenuto) e di significato (il contenuto). Il kit grafico costituito da loghi, colori, font dei caratteri e grafica in generale rappresenta l’immagine dell’azienda agli occhi del mondo e del consumatore sia per quanto riguarda la sfera visiva-percettiva umana sia per ciò che attiene alla notorietà dell’azienda (brand awareness). Per questo motivo l’immagine coordinata deve essere univoca, coerente e sempre riconoscibile, tanto che un’operazione di cambiamento può rivelarsi altamente rischiosa.
Con la possibilità di avere un’identità reale in rete l’immagine coordinata oggi si riferisce anche alla persona fisica. In questo ambito si sta diffondendo il concetto di personal branding o marketing personale, volto al posizionamento e alla promozione dei valori personali della persona fisica agli occhi della comunità, proprio come avviene per le aziende.