Ci sono ottimi strumenti di digital marketing, gratuiti e a pagamento, come quelli di analisi e i tool per la cura dei contenuti. Poi c’è Klout, piattaforma per la misurazione della popolarità di un’identità online, che consente di fare marketing attraverso questa metrica.
C’è chi considera la popolarità online uno specchietto per le allodole, chi invece la usa per valutare possibili collaborazioni. Su un fatto non ci sono però dubbi: i più potenti “advocacy” (promotori) di un prodotto o di un servizio provengono dai consumatori e non dai brand. Nielsen, azienda leader in ricerche di mercato, ha rilevato che il 90% dei consumatori si fida di più di consigli che arrivano dalle persone mentre solo il 33% dà ancora credito agli annunci dei marchi.
Come dimostrano le ricerche, il comportamento medio del consumatore è quello di reperire informazioni online prima dell’acquisto (il 74% sui social media), addirittura il 40% dei Millennial Generation (o Generazione Y) lo fa attraverso il proprio smartphone o tablet mentre fa shopping nei negozi.
Questi consumatori, oggi, sono anche consumAttori, perché ogni giorno producono post, commenti, recensioni su app, forum e sui profili social di un marchio dove esprimono opinioni su un’esperienza che hanno provato.
Ma anche i marchi vogliono che il loro messaggio sia ascoltato dai consumatori. La promozione online attraverso canali tradizionali, come i banner, ha ormai poca presa (gli utenti iniziano a usare programmi specifici per bloccare questi contenuti), inoltre la portata organica dei brand su Facebook è drasticamente diminuita. E, allora, il passaparola resta un’importante leva di marketing!
Chi sono gli Influencer
Gli influencer sono persone normali che hanno una grande risonanza “di voce” sui social media. In quanto appassionate ed esperte di un determinato settore, sono state in grado di sviluppare e accrescere nel tempo un significativo seguito online. Potenzialmente, quindi, hanno la capacità di veicolare la brand awareness (conoscenza di marca) ed essere “advocacy” di un prodotto.
3 regole per identificare un influencer
La portata raggiunta da un Influencer può variare a seconda della marca, del settore in cui agisce o anche della specifica campagna pubblicitaria. In generale, però, i fattori che identificano un influencer sono:
- Reach
Il numero di “teste” che potenzialmente l’influencer è in grado di raggiungere attraverso i social media nel settore specifico del brand. - Relevance
La pertinenza a un brand e/o settore dei contenuti creati; ad esempio l’influencer potrebbe essere rilevante nel design ma non nella moda. - Resonance
La capacità di un influencer di creare partecipazione attraverso i propri contenuti a un determinato evento di un brand e/o settore.
Klout per identificare e misurare l’impatto degli influencer nel marketing
Il “Klout score” è il punteggio, da 1 a 100, che sintetizza l’influenza di un determinato profilo online in base all’ampiezza del network (Reach) e alle interazioni che lo interessano (Relevance e Resonance). La piattaforma dichiara di calcolarlo su oltre 400 elementi, tra cui i segnali provenienti da 8 social network diversi, azioni di ricerca sui motori e altre attività che dimostrano la capacità di impegno di tutti i social media nel loro complesso.
Considerato che il valore medio di un profilo web è intorno ai 40 punti, utenti con un punteggio superiore a 63 sono considerati influencer. Basta quindi inserire nome e cognome della persona cercata (un politico, un giornalista, un blogger, ecc.) per avere immediato accesso al suo punteggio, alla sua attività sui social network e agli argomenti collegati per conoscere la rilevanza dei contenuti creati in un settore specifico.
Recentemente Klout ha aggiornato l’algoritmo e ora può essere utile anche per trovare argomenti originali e condivisibili attraverso la bacheca comune, indicazioni sul ranking e sulle attività di potenziali competitor sui vari social network.
Devo però ammettere che con il nuovo aspetto grafico è più difficile avere sott’occhio la propria rete e i potenziali utenti con cui entrare in contatto. Può allora tornare utile il filtro di Hootsuite che mostra nel flusso di Twitter, a fianco dei singoli tweet, il Klout score di ogni singolo profilo.
Hai già controllato qual è il tuo Klout score? Usi già questa piattaforma come strumento di marketing? Hai mai pensato di usare Scoop.it come generatore di seo?