Il nuovo internet, la rete che verrà, sarà ancora più mobile ma anche social. A beneficiare di queste previsioni (di crescita) sarà anche l’advertising che trova un canale di sfogo.
Lo scenario: convergenza e ibridazione
La rivoluzione tecnologica, in particolare negli ultimi dieci anni, ha cambiato le nostre abitudini mediatiche. Oggi il consumatore decide il “dove” e il “quando” fruire di un contenuto, anzi, sempre più spesso si sostituisce al broadcaster, producendo e diffondendo informazioni. Il consumatore diventa “consumAttore” e il mercato diviene anche luogo di conversazione.
Così, l’avanzamento tecnologico e la digitalizzazione hanno portato un cambiamento nel modo di fare comunicazione e, il nuovo modo di comunicare, ha creato altre tecniche narrative e forme di intrattenimento.
Da una parte c’è stata quindi una “convergenza di medium” (i mass media tradizionali con i social media), dall’altra di tecnologie, come appunto la diffusione esponenziale di dispositivi mobile.
Dal boom di vendite di tablet negli ultimi mesi del 2013 e dai dati su usi e consumi del second screen (secondo schermo), le previsioni di crescita di tutto il comparto New Media erano attese.
I numeri del Nuovo Internet
La conferma è arrivata dall’Osservatorio New Media & New Internet della School of Management del Politecnico di Milano con la settima edizione dello studio su Internet e Advertising online.
I dati indicano che il nuovo internet sarà sempre più sul mobile device, ma anche sui social network e sulle app da cui si può facilmente dedurre che smartphone e tablet stanno soppiantando il vecchio pc e alla fruizione dei contenuti si accede sempre più via app. Un’altra interessante informazione è relativa all’advertising che sembra trovare una “seconda giovinezza” sul canale mobile, infatti:
la pubblicità veicolata tramite i telefonini, ha registrato una crescita del 130% passando da 89 a circa 200 milioni di euro. Anche l’advertising sui social network nel corso del 2013 ha fatto un salto in avanti: più 75%, arrivando a sfiorare i 100 milioni di euro, trascinato in particolare dalla crescita di Facebook.
Quest’ultimo ha recentemente modificato l’algoritmo dei News Feed per favorire i contenuti di qualità, dando meno rilevanza ai post delle Pagine. In questo modo, Facebook spera di incentivare i brand a investire nei Promoted Post. Questo genere di pubblicità, la cosiddetta Native Advertising, perché integrata ai contenuti, avrebbe inoltre maggiore fortuna sui social network perché qui gli utenti sono più propensi a profilarsi aumentando così l’efficacia di annunci targettizzati.
Sullo stato di salute di internet, a fine 2013, si era espresso anche il più grande database di blogger e brand, Technorati Media, attraverso il Digital Influence Report dove si evidenziava come l’investimento da parte dei brand presi in considerazione in ambito digitale, fosse incrementato del 40% rispetto allo scorso anno, mettendo così in luce alcuni trend per il 2014.
Quali cambiamenti ti aspetti dalla tecnologia nei prossimi anni e verso quale direzione pensi andrà il nuovo internet? I contenuti acquisteranno sempre più rilevanza nello scenario futuro o ci saranno altre forme di comunicazione che li soppianteranno?