Hai creato un ebook, un video corso, un’app o un tema di WordPress che desideri vendere online? Di certo avrai riscontrato subito alcune problematiche come quella di avere un e-shop dove mostrare e distribuire i tuoi prodotti, validare i pagamenti e fornire tutti i feedback successivi a una transazione online. Dovrai essere in grado di curare lo sviluppo del prodotto, ma anche tutta la parte di comunicazione e promozione che ne consegue.
Nelle prossime righe vediamo quali sono le possibilità per vendere prodotti su internet e ti introdurrò due soluzioni a confronto.
Per la vendita online puoi optare per soluzioni terze o proprietarie, in particolare sfruttando queste opzioni:
- marketplace
- CMS specifici per e-commerce
- plugin da installare sul proprio CMS
- piattaforme a noleggio come Gumroad e/o Teachable.
Capitoli del post
- Vendere attraverso i marketplace
- I pro di vendere tramite marketplace
- I contro di vendere tramite marketplace
- CMS specifici per e-commerce
- I pro di vendere tramite il proprio CMS o piattaforma e-commerce
- I contro di vendere tramite il proprio CMS o e-commerce
- Vendere attraverso la Vetrina di Facebook
- I pro di vendere tramite Facebook Shop online
- I contro di vendere tramite Facebook Shop online
- Vendere attraverso piattaforme a noleggio
- Gumroad come funziona
- Gumroad integrazioni
- Gumroad integrazione sul tuo sito
- Gumroad affiliazioni
- Promuovere su Gumroad
- Teachable come funziona
- Gumroad verso Teachable
- I pro di Gumroad
- I contro di Gumroad
- I pro di Teachable
- Vuoi imparare a usare Teachable per vendere online? Scopri il corso!
Vendere attraverso i marketplace
Per la vendita online puoi optare per soluzioni terze o proprietarie. I marketplace più noti sono senz’altro Amazon (ad esempio anche per la vendita di libri), Ebay ed Etsy, ma oggi sono tante le possibilità per inserire il tuo prodotto all’interno di una vetrina virtuale adibita alla compravendita di prodotti o servizi, che si occuperà al posto tuo di seguire l’aspetto promozione e supporto verso il cliente finale.
I pro di vendere tramite marketplace
Il tuo compito sarà quello di caricare sulla piattaforma il tuo contenuto, fornire una descrizione e tutte le tue informazioni riguardanti la biografia, il tuo logo e l’eventuale link al tuo sito.
Esempi di marketplace, oltre a quelli già citati, sono Udemy e Life learning, specifici per la vendita di corsi online, e quello di Facebook che lo ha inserito come voce di menu sulla homepage. Il social network, infatti, oltre alla funzione Vetrina o Shop online per le fan page, ha previsto uno spazio dove sia privati sia aziende possono mostrare gli articoli con il relativo prezzo. Nonostante la call to action “Annuncio di Marketplace” non è prevista la gestione delle transazioni.
Consente però di mettere in contatto chi vende con chi acquista senza costi e attraverso un’interfaccia semplice e gradevole.
In generale, il marketplace ti solleverà dall’incombenza di una gestione totalizzante con il beneficio di avere una maggiore visibilità e diffusione, soprattutto se non sei un autore ancora troppo conosciuto.
I contro di vendere tramite marketplace
Sappi che la piattaforma che ospiterà la tua vetrina online avrà la facoltà di modificare il prezzo del tuo prodotto, applicando sconti a propria discrezione e trattenendosi una percentuale sulle vendite.
Inoltre, condividerai la “piazza” con altri autori, che potrebbero essere tuoi diretti competitor oppure offrire servizi totalmente diversi dal tuo sia per il contenuto sia per la qualità.
CMS specifici per e-commerce
Un altro sistema per vendere un prodotto online è scegliere un CMS adatto per fare e-commerce come Magento o avvalersi di servizi come Shopify e WooCommerce che possono essere installati sul proprio CMS tramite i relativi plugin. In questo modo, potrai caricare il prodotto direttamente sulla tua piattaforma e gestirne i pagamenti.
I pro di vendere tramite il proprio CMS o piattaforma e-commerce
Tolte le spese di hosting e del noleggio di plugin o CMS, tutti i guadagni saranno interamente tuoi e sarai indipendente nello scegliere la strategia di marketing e promozione per la tua vendita online. La maggior parte di essi è già predisposta per integrarsi con servizi terzi tramite opportuni add-on come, ad esempio, come Mailchimp e Zapier.
I contro di vendere tramite il proprio CMS o e-commerce
Sarai responsabile di tutta la gestione oltre che del corretto funzionamento del sito, infatti questa soluzione richiede sicuramente una conoscenza tecnica o di avvalersi di un esperto programmatore.
Vendere attraverso la Vetrina di Facebook
Anche le pagine Vetrina di Facebook o Facebook Shop online consentono ai proprietari delle fan page di creare un catalogo dei propri prodotti, mostrarne descrizione, prezzo e se è in corso un’eventuale promozione.
Questa fuzione permette di gestire le vendita online secondo le modalità:
1) finalizzazione del check-out sul proprio sito/e-commerce
2) tramite appositi add-on di Facebook, spesso a pagamento, da richiamare dal proprio spazio su Shopify, WooCommercee, BigCommerce e altri
2) concludendo il pagamento all’interno di Facebook – al momento consentito solo per le fan page con sede in US.
I pro di vendere tramite Facebook Shop online
Facebook ti consente di attivare un canale di vendita in modo veloce ed efficiente, soprattutto perché integrato alle piattaforme di messaggistica di proprietà del social quali Whatsapp e Messenger e di poter estendere la vetrina anche sul profilo Instagram Business.
I contro di vendere tramite Facebook Shop online
La triangolazione tra fan page, pagina vetrina, shop online su Instagram richiede un po’ di esperienza tecnica, inoltre il prodotto in vendita deve rispettare alcuni standard della community e appartenere a una categoria di articoli consentita.
In più, se non disponi di un tuo CMS o piattaforma e-commerce per gestire le transazioni non potrai far concludere la vendita sul social network.
Da aggiungere ai contro è che le persone ad oggi non sono abituate a comprare direttamente da Facebook pertanto potrebbero visitare il tuo catalogo ma preferire acquistare attraverso canali diversi.
Vendere attraverso piattaforme a noleggio
In questo caso hai la possibilità di noleggiare mensilmente o annualmente uno spazio che potrai brandizzare con i tuoi loghi e la tua grafica. Sarai autonomo nella scelta di cosa e come pubblicare. Se vuoi potrai ospitare altri autori e rendere altri utenti affiliati al tuo prodotto/servizio per ottenere una maggiore visibilità nelle promozioni. La piattaforma, in base al piano di abbonamento che avrai scelto, si tratterrà una fee (percentuale) per ogni vendita.
La più nota è probabilmente Gumroad, piattaforma nata a San Francisco che ti consente di vendere o di mettere in pre-vendita un prodotto fisico o digitale. Qualunque sia la tua scelta, potrai creare gratuitamente il tuo profilo e la relativa pagina di vendita (salespage) per vendere direttamente dalla piattaforma.
Gumroad come funziona
Per ogni vendita, Gumroad ti tratterrà una fee pari all’8,5% del prezzo del tuo prodotto + 30 centesimi di dollaro nella versione gratuita mentre per quella premium, la fee richiesta è pari al 3,5% + $0.30 (USD).
Una volta creato il tuo profilo e stabilito che tipo di prodotto vendere, se fisico o virtuale, accertati di impostare correttamente la valuta e il fuso orario del paese in cui risiedi.
Successivamente, dovrai caricare un’immagine rappresentativa della tua offerta, commerciale, una descrizione e i file. Sono accettati tutti i principali formati come .pdf, .mp4, .mov, .mp3 e altro.
Puoi scegliere liberamente il prezzo oppure far decidere ai tuoi utenti attraverso un’asta.
Gumroad integrazioni
La potenza di Gumroad a mio avviso sta tutta qui. Infatti, ci sono decine di applicazioni, tra cui Mailchimp e Zapier con cui è possibile integrarlo.
Nel primo caso potrai far convergere gli acquirenti del tuo prodotto in vendita su Gumroad direttamente nella tua lista per l’invio di newsletter personalizzate.
Con Zapier, potresti decidere di attivare specifici flussi di comunicazione al verificarsi di un determinato evento (trigger) come l’iscrizione, l’acquisto o la cancellazione dalla tua lista.
Gumroad integrazione sul tuo sito
Puoi anche integrare Gumroad alle tue pagine web. Infatti, attraverso il codice “embed”, creato dalla piattaforma contestualmente con la creazione del tuo profilo, potrai vendere direttamente sul tuo sito tramite l’apertura di un pop up.
Dal tuo account su Gumroad hai accesso alle statistiche di vendita, agli utenti iscritti e a uno schema di workflow (flusso di lavoro) per gestire la comunicazione diretta con i tuoi clienti attraverso i messaggi di follow-up. Questa opzione è però attiva solo per i profili a pagamento.
Gumroad affiliazioni
Ci sarebbe poi la possibilità di attivare un piano di affiliazione dove rendere disponibile il tuo prodotto o servizio per la vendita attraverso terzi. In questo caso, puoi decidere tu la percentuale che verrà scalata dal tuo compenso una volta effettuata la vendita. Ai tuoi affiliati potrai assegnare un link di affiliazione che dovranno utilizzare per promuovere i tuoi prodotti.
Promuovere su Gumroad
Gumroad creerà un link che potrai condividere tramite la tua newsletter o sui tuoi canali social per presentare il tuo prodotto in vendita. A proposito di newsletter, un’idea è quella di creare una campagna di email marketing post vendita per incentivare un secondo acquisto del tuo corso o del tuo ebook, come dal funnel suggerito dalla piattaforma di marketing automation, Drip.
Teachable come funziona
Oltre a Gumroad, voglio segnalarti la piattaforma Teachable, che è anche quella che ospita i miei corsi di web marketing. Questo servizio è nato nel 2013 ma è stato lanciato ufficialmente nel 2016 e oggi conta più di centomila content creator nel mondo che hanno guadagnato complessivamente oltre cinquecento milioni di dollari.
Puoi iscriverti gratuitamente alla piattaforma e distribuire gratis o a pagamento i tuoi corsi e prodotti digitali, con un limite di dieci studenti iscritti alla tua scuola. Per ogni vendita Teachable tratterrà una commissione di circa il 5% mentre nella versione premium, la fee richiesta scende intorno al 2%. Qui hai il dettaglio dei piani professionali previsti.
Dopo che avrai creato il tuo corso potrai stabilire se farlo fruire in streaming e/o in download oltre alla modalità di pagamento che potrà essere una tantum, dilazionata o in abbonamento.
Puoi caricare tutti i principali formati come .pdf, .mp4, .mov, .mp3 e altro e scegliere liberamente il prezzo con o senza IVA del tuo prodotto.
Teachable ti consente di attivare dei link-referral gestendo degli affiliati e di decidere se la tua scuola debba avere più co-autori per i corsi. Inoltre, puoi attivare dei quiz a supporto delle lezioni.
Se vuoi sapere più nel dettaglio come funziona, consulta la guida su Teachable che ho preparato.
Gumroad verso Teachable
Premetto che ho provato entrambe le piattaforme prima di preferire Teachable per la mia WMAcademy che utilizzo sin dal 2016 e nelle prossime righe ti motiverò i perché di questa scelta.
Teachable, a differenza di Gumroad, è pensato per chi vuole avviare una “scuola online”, fornendo un’esperienza di community agli iscritti.
Ogni studente, una volta creato il proprio profilo, potrà accedere e modificare le proprie impostazioni amministrative e di pagamento, controllare l’avanzamento delle lezioni fruite, gli eventuali certificati conseguiti, lasciare commenti all’autore dei corsi e/o rispondere a quelli degli altri, partecipare ai quiz e altro ancora.
I pro di Gumroad
Gumroad ti consente sia nella versione gratuita sia in quella a pagamento di essere online con la tua “idea imprenditoriale” in modo molto veloce perché le opzioni di personalizzazione sono poche e finalizzate alla pubblicazione di un prodotto digitale.
I contro di Gumroad
I pro di Gumroad sono in parte anche i suoi contro, infatti, la piattaforma a noleggio per vendere online presenta una limitata personalizzazione della grafica e dell’account. Ad esempio, ti sarà difficile integrare questo spazio con un tuo sito o blog già esistente e per questo accrescerne la notorierà del brand.
I pro di Teachable
La piattaforma si presta di più al concetto di scuola o academy sia per le opzioni di interazione previste tra studenti e autori sia per le possibilità di dare certificazioni, fare quiz, monitorare l’avanzamento delle lezioni e personalizzare il visualizzatore di fruizione ponendo il segnalibro o regolando la velocità e il formato del video.
In più, a livello fiscale, Teachable mi è sembrato più duttile rispetto a Gumroad la cui gestione dell’IVA è piuttosto limitata.
E i contro di Teachable?
In questi anni mi sono sempre trovata bene e non ho riscontrato malfunzionamenti neanche nella versione beta del servizio. L’assistenza che comunque è in inglese proprio come per Gumroad, è sempre stata solerte quando ne ho avuto bisogno.
Aggiungo che, a livello di diritti di autore come content creator, Teachable mi ha tutelato più di Gumroad in un caso di “pirataggio” di un mio corso.
Vuoi imparare a usare Teachable per vendere online? Scopri il corso!
Hai provato altre piattaforme per la vendita su internet di un prodotto? Lasciami un commento con la tua esperienza oppure una domanda se ne hai.
Molto interessante ed utile grazie. Proprio l’articolo che stavo cercando a riguardo.
Mi interessa molto gumroad come piattaforma, tuttavia avrei delle domande a riguardo se possibile….
In che modo poi gumroad gestisce gli incassi una volta che ho pubblicato il mio video corso sulla piattaforma? Nello specifico, ogni quanto mi versa gli incassi ?
In più, vi è un tutorial in italiano per costruire il proprio spazio su questa piattaforma? Grazie mille in anticipo per le risposte
Ciao Antonello, grazie!
Relativamente alle tue domande, Gumroad conserva gli incassi fino al raggiungimento di almeno € 50 di vendite online. Poi effettuerà i versamenti sul tuo conto o sul conto Paypal tutti i venerdì. Per il tutorial in italiano, non ne sono al corrente, ma immagino che una ricerca su Google o su YouTube porti buoni frutti 🙂 Personalmente, posso dirti di aver trovato molto intuitivo l’uso della piattaforma, soprattutto per il caricamento dei video e le impostazioni del profilo.
Grazie Maura per questo interessante articolo. Uso da tempo Teachable e mi trovo benissimo. Ho appena iniziato ad usare gumroad e la mia domanda è: come gestire la mia fatturazione? Posso intanto decidere io il tetto minimo per ricevere soldi da Gumroad? Per non emettere microfatture posso impostarlo anche a 500€? Ricevuto il pagamento devo poi emettere fattura direttamente a Gumroad, corretto?
Grazie mille per l’aiuto e complimenti per il tuo bel libro! 🙂
Stefano
Ciao Stefano, per la fatturazione ti riporto quanto menzionato nelle faq del servizio:
“Gumroad collects VAT as required and remits it to the EU. You won’t need to fill out any forms, register for anything, or send anything out. Your (EU-based) customers, will see (and pay) the added VAT on their purchases.” Questo è il link di riferimento:
https://help.gumroad.com/
Per eventuali altri dubbi, ti suggerisco di sentire direttamente il commercialista, trattandosi di un fornitore, Gumroad, non appartenente ai Paese dell’Unione Europea.
Maura e tutti i lettori del blog, onestamente cosa ne pensate di tutte le piattaforme di ecommerce pronte all’uso quali COMPRY, NEWCART, STOREDEN, SCONTRINO, THESHOPWAY e tutte le altre, sono troppe per citarle tutte ? Quali sono secondo voi i loro limiti ? Il SEO su questi portali preconfezionati funzionano ?
Ciao Stefano, non ho avuto un’esperienza diretta con queste piattaforme e sì, sono troppe per citarle tutte! Spero che qualcuno più esperto in ambito “ecommerce” possa darti un feedback in materia. Per quelle che sono le mie conoscenze sulla SEO è molto importante personalizzare ogni pagina prodotto dunque non fare dei semplici copia e incolla del o lasciare i codici al posto dei nomi e delle descrizioni. So che ovviamente dipende dal prodotto/servizio in vendita, ma anche le immagini hanno la loro importanza ai fini dell’indicizzazione, pertanto è importante ottimizzarle con l’uso di ALT e di nomi delle immagini dedicati.
Maura grazie, spero che qualcuno che ha esperienza su queste piattaforme dica la sua. Riguardo alla tua affermazione sulle immagini, scusa la mia ignoranza, cosa intendi dicendo “è importante ottimizzarle con l’uso di ALT” ? Che significa ?
ALT sta per “alternate text” quindi connotare le immagini di descrizione per fare in modo che i motori ne comprendano il contenuto 🙂 Questo post verte principalmente sulle piattaforme per vendere online e non sull’indicizzazione dei contenuti. Se ti può far piacere trovi alcuni post a tema da cui partire qui:
https://www.maura.it/seo-cosa-ce-da-sapere/
https://www.maura.it/seo-strumenti-utili/
Grazie mille Maura !
Ciao Maura,
purtroppo si trovano poche informazioni in merito a certi argomenti sui canali italiani e per questo ti ringrazio dell’articolo.
Mi chiedevo se fossi a conoscenza della possibilità di vendita di prodotti digitali (come plugin per software di grafica) in regime forfetario e gestione separata inps. Purtroppo anche in questo caso fatico a trovare risposte.
Ciao Gianni, grazie. Rispetto alla tua domanda, non sono un’esperta della materia, inoltre è un po’ troppo generica per tentare di dare una risposta. Ad ogni modo, il commercialista è la figura più adatta per togliersi tutti i dubbi.
si scrive Etsy e non Etzy
Ciao Maura, Gumroad paga ogni venerdì su paypal trattenendo la sua percentuale, il lunedì io emetto fattura a Gumroad , ma ho verificato che si perde un’ulteriore % dell’incasso dovuto al cambio dollaro euro, purtroppo dagli USA non possono fare accrediti diretti su conti correnti in Italia, e considerando che va corrisposta anche una % a paypal…purtroppo un margine di guadagni non entra (5%+3%+cambio dollaro). Confermi? Che soluzione si potrebbe adottare?
Grazie
Ciao Annalisa,
premesso che è sempre bene consultare il proprio commercialista, anche se la procedura diventa un po’ macchinosa, potresti allegare ai documenti per la dichiarazione dei redditi, gli effettivi accrediti post cambio dollaro-euro e trattenute spese di intermediazione.
Ciao Maura,
Leggo adesso il tuo articolo in ritardo, molto interessante ed attuale anche nel 2020.
Mi chiedevo se sei a conoscenza di servizi di vendita su più piattaforme online come amz,eby ecc…
Senza però dover gestire niente altro oltre al prodotto.
Grazie in anticipo.
Ciao Marco,
purtroppo non ne ho esperienza, proprio perché per i miei prodotti/servizi preferisco seguire anche tutta la parte di marketing e politiche di pricing che questi marketplace non consentono.