Una domanda che spesso mi viene rivolta è:
come posso tracciare gli iscritti al database email?
Probabilmente hai attivato un form online sulle tue pagine web per raccogliere gli indirizzi email dei tuoi contatti e contattarli in un secondo momento per proporre offerte, sconti o semplicemente i tuoi contenuti.
Può darsi che tu abbia dato il massimo della visibilità al modulo di registrazione, anche allo scopo di aumentare il numero di iscritti nel breve periodo, inserendolo all’interno della sidebar del tuo blog, nel footer e in una pagina dedicata.
E’ molto probabile che tu abbia attivato anche qualche campagna di advertising per promuovere l’iscrizione al tuo database dopo aver scaricato un contenuto gratuito, lead magnet o freebie. Ad esempio, potresti aver integrato Facebook Ads con Mailchimp.
Questo è un ottimo sistema per sviluppare brand awareness, ma anche un modo per coltivare i tuoi iscritti attraverso strategie di lead nurturing, e condurli nei vari passaggi che scandiscono il customer journey, il viaggio dell’utente verso la conversione.
Se hai svolto tutte le attività sopra descritte, è possibile che adesso tu abbia collezionato un bel po’ di indirizzi email, senza contare il tuo portfolio clienti già acquisito in precedenza.
Come stabilire quale delle tue iniziative ha portato il maggior numero di iscritti alla tua newsletter e/o alla tua offerta?
E ancora, come sapere a quale lista appartengono i contatti più reattivi oppure quale tipo di comunicazione, testo, grafica, call-to-action e altro, ha ottenuto i migliori risultati?
Tra un attimo ti dirò come tracciare gli iscritti al tuo database email, intanto però, se vuoi sapere come creare un database di utenti interessati ai tuoi contenuti e alle tue offerte, e avere nozioni di strategie di lead nurturing: iscriviti e accedi gratis al mio ebook “Lead Generation con l’Email“.
Capitoli del post
Gli iscritti al tuo database non sono tutti uguali
Forse non ci hai mai pensato prima, ma puoi utilizzare una lista di contatti email in più modi per rendere le tue comunicazioni ancora più mirate e ottenere un risultato da ogni invio.
Spesso pensiamo che l’obiettivo primario sia quello di far crescere il numero di iscritti mentre ciò che conta è avere un obiettivo finale. Ogni volta che componi una newsletter dovresti porti alcune domande, come:
- quali azioni voglio che il mio iscritto compia?
- perché il contenuto del mio messaggio dovrebbe interessargli?
- A chi sto spedendo la mia newsletter?
- Come posso misurare il successo della mia comunicazione?
Questo perché, se non hai sviluppato un’adeguata strategia di Email Marketing, potresti avere un database di centinaia di mail o numeri di telefono, ma un esiguo tasso di interazione cioè volumi di persone che aprono e cliccano sul tuo messaggio.
A chi sto spedendo la mia email?
La peggiore abitudine che dobbiamo abbandonare nell’email marketing è di inviare una newsletter a tutta la lista.
Raccontare la stessa storia, nello stesso modo, a un pubblico variegato ti farà ottenere disinteresse e disiscrizioni.
Puoi anche aver creato un contenuto utile, ma se lo invierai alle persone sbagliate, risulterà poco rilevante e i tuoi sforzi di ottenere risultati andranno persi.
Se il tuo obiettivo è aumentare le aperture, i clic, generare coinvolgimento e richieste, in una parola CONVERSIONI, devi dividere la tua lista email in “cluster”, cioè in segmenti con caratteristiche comuni.
Perché è meglio guadagnare diecimila euro da un database di duemila contatti che da uno di venticinquemila!
Come tracciare gli iscritti al tuo database
Ci sono diversi metodi per tracciare le persone che si iscrivono al database, ma dipende dalla piattaforma di email marketing che utilizzi.
Ad esempio, puoi:
1) creare tanti form per quante sono le iniziative. Ogni modulo però, andrebbe ad alimentare un database diverso con propri tassi di conversione e ranking. In un secondo momento, potresti decidere di far confluire o meno gli iscritti provenienti dalle diverse iniziative in un unico contenitore oppure inviare messaggi dedicati, in-target con la lista
2) attivare tante campagne distinte e assegnare a ogni lista/campagna un nome facilmente riconducibile all’iniziativa come “Iscritti dal sito”, “Iscritti Campagna Facebook”, “Import Portfolio Clienti” e via dicendo. In questo modo, puoi avere i layout grafici dei moduli di iscrizione tutti uguali, per una questione di omogeneità, o form eterogenei, in base alla posizione/scopo per cui vengono impiegati
3) utilizzare tag, gruppi e segmenti per distinguere i contatti che per ultimi si sono aggiunti alla tua lista.
In genere, di un contatto che entra in lista conosci solo l’indirizzo email.
Per produrre contenuti che gli siano utili, potresti tracciare il suo “identikit”, utilizzando la tecnica dei tag e score oppure ponendogli domande specifiche tramite sondaggi e survey.
Conclusioni
In generale, dovrai dividere i tuoi contatti in gruppi di provenienza oppure segmentarli per caratteristiche similari, come: “donne di Torino”, sia direttamente dalla piattaforma sia prima di importarli, lavorando su un foglio Excel.
Individuati i diversi profili-utente potrai sviluppare offerte differenti e un registro linguistico adeguato.
Tracciare gli iscritti al tuo database ti aiuterà a comprendere meglio quali canali e quali offerte sono più funzionali per la tua attività e potrai trasformare i tuoi clienti in una community che supporta il tuo marchio o prodotto!
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