Le Big Tech annaspano, nuovi equilibri da social network e nuove formule di promozione stanno nascendo. L’impatto ambientale sarà un altro grande tema a tenere banco nei prossimi anni. In questo articolo ti condivido alcune ricerche su come si stanno muovendo l’economia e il digital marketing a livello globale oltre a un mio modesto pensiero su cosa aspettarci e come affrontare al meglio il futuro che è già qui dietro l’angolo.
Capitoli del post
Trend dei mercati post-pandemia
Il primo biennio post covid-19 sta per concludersi in un clima di forte incertezza.
Anche le Big Tech sembrano accusare il colpo dopo i recenti annunci di tagli al personale e di blocchi alle assunzioni da parte di Google, Amazon, Meta e Stripe.
L’andamento dei mercati mostra come la fiducia dei consumatori è aumentata in modo costante fino al 2021, anche per quello che riguarda gli acquisti online registrati dopo la fine del lockdown, nonostante l’annunciato picco dei contagi e, soprattutto, dopo che è diventata concreta la notizia dei vaccini.
Tuttavia dopo febbraio 2022 le aspettative positive dei mercati sono calate con l’invasione dell’Ucraina come mostra l’andamento dell’indice S&P 500 da inizio anno a ottobre 2022.
L’e-commerce continua a crescere
Secondo la ricerca di McKinsey solo il 38% degli intervistati ha dichiarato di sentirsi ottimista “oggi”, in calo di sei punti percentuale rispetto a ottobre 2021. A ciò va aggiunto che la maggior parte dei consumatori ha notato pesare sul proprio portafoglio una crescita dei prezzi per le spese ricorrenti come la benzina e i generi alimentari che ha quindi depresso il mercato.
In base alla survey condotta da Klaviyo e Qualtrics su 3.500 consumatori in USA e Canada oltre il 60% degli intervistati afferma che l’inflazione sta avendo ricadute sulle proprie decisioni di acquisto e oltre il 20% pensa che influenzerà quelle future.
Nonostante lo scenario poco roseo, il 65% ha dichiarato che per gli acquisti dell’ultimo trimestre del 2022 spenderà la stessa cifra dello scorso anno o qualcosa di più.
Nella stima di Adobe Analytics, in effetti, le revenue relative allo shopping del Black Friday e Cyber Monday sono in rialzo sul 2021 – $ 207 verso $ 205 miliardi -.
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Che i consumi non si fermano ne è una dimostrazione il fenomeno “social commerce”, in crescita soprattutto sulle piattaforme Tik Tok e Instagram. La ricerca di SimplicityDX riporta che il 16% degli acquirenti online ha acquistato da un evento in live streaming negli ultimi novanta giorni.
In generale, i social stanno subendo varie trasformazioni soprattutto con l’obiettivo di renderli o mantenerli strumenti da cui trarre profitto – la battaglia appena iniziata di Elon Musk con Twitter ne è una dimostrazione -.
Da piattaforme di condivisione e networking pensate per le persone, il destino dei social network sembra essere quello di fare da check-out ai brand muniti di una vetrina online, sebbene la user experience non sia ancora ottimale e spesso manchi la fiducia del consumatore nell’inserire i propri dati di pagamento.
L’81% degli utenti riferisce di voler concludere l’acquisto sul sito del marchio piuttosto che dal social network.
Anche i popolari luoghi di condivisione interni ai social come i gruppi Facebook e Linkedin stanno registrando una tendenza al declino dopo essere stati oggetto di maggiore attenzione, ad esempio, da parte di Mark Zuckerberg nell’F8 Keynote 2020.
E’ evidente che i tempi stanno cambiando molto rapidamente condizionando le esigenze dell’individuo. All’orizzonte si stanno affacciando i cosiddetti social network decentralizzati come BeReal, Discord, e Mastodon.
Ancora secondo la ricerca di McKinsey i consumatori, soprattutto i più giovani, affermano di porre molta attenzione alla sostenibilità e alla trasparenza delle aziende quando fanno acquisti mettendo al primo posto valori quali diversità, equità e inclusione.
Economia sostenibile
Mentre lo scorso 8 novembre il mondo avrebbe raggiunto la ragguardevole cifra di 8 miliardi di abitanti, la crescita a ogni costo sembra non essere più sinonimo di redditività e pare che anche la popolazione della terra nei prossimi anni inizierà a calare.
In questi giorni a Sharm el-Sheik si è tenuto l’incontro Cop27, appuntamento annuale sulla lotta alla crisi climatica, per discutere su come mitigare gli effetti del riscaldamento globale e ridurre le emissioni dei gas con l’obiettivo di non superare il grado e mezzo. Sul successo dell’impresa incidono innanzitutto gli equilibri geopolitici assai delicati che ancora dopo lo scoppio della guerra in Ucraina stiamo vedendo cambiare e che, purtroppo, attualmente, ci allontanano molto dalla soglia fissata.
Se i mercati sono fatti dalle persone, a condizionare il decorso delle cose è la nostra capacità a entusiasmarci e/o, al contrario, a deprimerci.
Marketing delle relazioni
Ciò che possiamo fare per essere più efficienti e sostenibili come individui e brand, è migliorare le relazioni con gli altri, con il nostro cliente ideale, riducendo di fatto i costi di acquisizione in favore di lead di qualità migliore. Se il ritorno sull’investimento fatto per intercettare nuovi clienti risulta inferiore al volume degli acquisti che hanno fatto dei nostri prodotti o servizi, significa che stiamo attraendo il segmento di pubblico sbagliato, veicolando un messaggio poco coinvolgente e/o non stiamo investendo sulla durata della relazione con il cliente stesso.
Conclusioni
Il clima di forte incertezza sui mercati è reale ma allo stesso tempo gli utenti sono desiderosi di provare esperienze diverse ed essere stupiti. Per questo, nei prossimi mesi l’innovazione tecnologica sarà una discriminante importante per tutti quei brand che vogliono conquistare e/o riconquistare il proprio pubblico.
La chiave per ottenere il massimo profitto ottimizzando gli sforzi di marketing è la creazione di un sistema che porti a vendite ripetute perciò a una migliore relazione con il cliente.
Con l’aumento dei costi pubblicitari e la perdita dei tracciamenti, la raccolta dei dati di prima parte – informazioni di contatto come email e telefono – è fondamentale soprattutto per i piccoli business e gli e-commerce. Anche in considerazione della presenza di tanti marchi in competizione sulla stessa fetta di mercato e la minor fedeltà del consumatore che va alla ricerca dell’offerta più conveniente.
In realtà, la convenienza dovrebbe coincidere con la ricerca di una qualità superiore. Per questo un altro fattore determinante sarà la riconoscibilità del nostro marchio o prodotto e come rimanga impresso nella mente dell’acquirente, soprattutto nella fase di considerazione iniziale al processo decisionale di acquisto, e per questo dobbiamo lavorare sul posizionamento.
