La visual identity, come puoi facilmente intuire dalla sua denominazione, attiene principalmente all’aspetto grafico di un marchio o di un prodotto come il suo logo, colore, font e altri elementi visuali, coinvolgendo principalmente l’ambito Graphic Design. Eppure, proprio perché tratta l’identità del marchio (brand e corporate identity), non si limita al solo concetto “visivo” ma porta con sé alcuni valori più intrinsechi come la filosofia e la missione che viene dichiarata al mercato e quindi verso il consumatore.
Il compito dell’immagine coordinata è di sintetizzare le ambizioni e i valori dell’azienda, sviluppando brand knowledge (conoscenza di marca), il primo fondamentale passo per essere riconosciuti dall’utente a livello visivo. Il secondo passaggio avviene a livello percettivo con il raggiungimento di brand awareness, cioè della consapevolezza del marchio.
Molte note aziende ultimamente si sono rifatte il look, altre hanno messo in campo un rebranding quasi totale della propria immagine e durante questi mesi siamo stati invasi da una serie di nuovi loghi a partire dalla mascotte dell’Expo2015 e il logo del Padiglione Italia dell’ultima Esposizione Universale di Milano, oltre a quello generato dalla riorganizzazione di FIAT SpA con l’acquisto della Chrysler Group e il logo ufficiale dei 150 anni di Firenze Capitale (1865-2015).
Visual Identity definizione
Ho trovato molto significativa la definizione di brand identity di Gianfranco Siano, CEO e partner di CBA Italia, società che si occupa di Brand Design, Brand Identity, Corporate Identity e Naming, che dice:
Costruire la brand identity non significa semplicemente disegnare un marchio o logotipo che sia distintivo e di impatto, bensì progettare il carattere e la modalità di interazione che una marca adotta nei confronti del mondo esterno, in ogni punto di contatto. Questa visione del brand cerca di incarnare le ambizioni e i valori cui un’impresa o istituzione si ispira, in una semplice promessa che possa essere coerentemente espressa nell’offerta, nei comportamenti e nella rappresentazione del brand.
E aggiunge:
La rappresentazione visiva di un brand passa attraverso il logo o marchio aziendale che sintetizza in un segno o carattere tipografico la personalità di marca. Tuttavia il marchio aziendale non può raccontare da solo tutte le sfumature del brand: per questo è importante progettare in modo coerente l’insieme dei caratteri tipografici impiegati, dello stile fotografico o illustrativo, dello schema di colori adottato, nonché il tono di voce della marca: in una parola definire un house style.
Visual Identity come crearla
Poco sopra accennavo all’unione di FIAT e Chrysler da cui è nato il logo “FCA” che, a discapito della frizzante reazione della community online, rientra in un ambizioso progetto di branding firmato da RobilantAssociati. Nelle prossime righe è spiegato il processo che ha portato a queste scelte:
E’ partito dalla definizione di un concept strategico sulla cui base sono stati studiati il nome, il marchio, l’housestyle e l’intera corporate identity. L’uso di un acronimo è stato scelto per stemperare i legami col passato, senza reciderne le radici e al tempo stesso contribuendo a definire l’approccio globale del gruppo.
E ancora:
Nel marchio le tre lettere vivono all’interno di una raffigurazione geometrica ispirata alle forme essenziali della progettazione automobilistica: la F, generata dal quadrato simbolo di concretezza e solidità; la C, che nasce dal cerchio, archetipo della ruota e rappresentazione del movimento, dell’armonia e della continuità; e infine la A, derivata dal triangolo, che indica energia e perenne tensione evolutiva.
La visual identity, soprattutto in ambito di digital marketing, non può più essere separata dal concetto di reputazione online, che vede coinvolti sia le aziende sia i privati. Proprio come l’immagine coordinata tutto cioè che attiene il corporate marketing deve essere originale, autentico e coerente con le promesse dichiarate al mercato.
Sei un grafico? Ti sei mai occupato di immagine coordinata? Su quali elementi ti basi per sviluppare la visual identity di un brand?
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